Da Sciacca: tour dei momenti salienti della provincia di Agrigento
L'escursione a Eraclea Minoa e alla Scala dei Turchi è un breve e interessante giro lungo la costa occidentale della provincia di Agrigento, alla scoperta di un'atmosfera storica e naturalistica fatta di spiagge preservate e resti archeologici. La nostra giornata inizia in autobus alle 8:30 o alle 14:30 con partenza dal vostro hotel a Sciacca o dall'agenzia Gulliver. Parco archeologico La prima tappa è il parco archeologico incastonato nel promontorio di "Capo Bianco" ai piedi della foce del fiume Platani. Questo suo doppio nome è riconducibile al mito di un'antica Sicilia, del semidio Eracle e del re Minosse. Sono presenti ampie linee difensive, con torri e porte di accesso alla città, resti di quartieri abitati e un teatro: quest'ultimo è protetto da una copertura per evitare l'erosione da parte degli agenti atmosferici ed è ancora oggi utilizzato come sede di spettacoli che hanno le scogliere di Capo Bianco e le splendide spiagge sottostanti fanno da sfondo. Il materiale rinvenuto durante l'erosione è conservato nell'Antiquarium all'ingresso del sito. La spiaggia di Eraclea Minoa Si estende per circa 6 chilometri in un ambiente straordinario: la sabbia bianca e fine è bagnata da un mare di estrema bellezza, pulito, fresco e rigoglioso di fauna marina. Alle sue spalle, una fitta pineta accompagna la costa per tutta la sua superficie. Scala dei Turchi La seconda tappa è la Scala dei Turchi, un magnifico gioiello bianco abbagliante che si staglia tra l'azzurro limpido del mare. Descrivere il panorama non è trasmissibile per intero: bisogna vivere immergendosi con tutti e cinque i sensi nella magia di questa incredibile scogliera di marmo bianco. È un luogo affascinante dove secoli di pioggia e vento hanno scavato una grande scalinata naturale il cui colore bianco è reso più abbagliante dalla luce del sole. La Scala dei Turchi non è solo natura, ma è un luogo ricordato dalla leggenda locale: si narra che i corsari saraceni, per i siciliani "i Turchi", dopo aver ormeggiato le navi nelle acque calme e limpide protette dalle scogliere , risalì queste "scale" naturali raggiungendo la sommità e invadendo così i paesi circostanti, tra cui Realmonte.